Un terrarium è una riproduzione di un ecosistema in miniatura, un angolo di natura racchiuso in un contenitore di vetro.
Perfetto per chi desidera portare un pezzo di verde dentro casa, un terrarium può essere un'opera d'arte vivente, un esperimento ecologico o semplicemente un elemento decorativo capace di donare serenità e benessere. Oltre al loro valore estetico, sono ideali per chi ha poco spazio o tempo per la cura delle piante tradizionali, offrendo una soluzione a bassa manutenzione per avere un angolo verde in casa o in ufficio.
L'origine dei terrarium risale al XIX secolo, quando il botanico Nathaniel Bagshaw Ward scoprì casualmente che le piante potevano prosperare in contenitori sigillati. La sua invenzione, nota come "cassa di Ward", rivoluzionò il trasporto delle piante tropicali e pose le basi per il moderno concetto di terrarium. Questo sistema permise ai botanici e agli esploratori di trasportare piante esotiche su lunghe distanze senza danneggiarle, contribuendo alla diffusione di specie botaniche in tutto il mondo.
Oggi, questa pratica si è evoluta in un hobby diffuso tra gli appassionati di botanica e design d'interni, con numerosi stili e tecniche diverse per creare composizioni uniche e personalizzate.
Un terrarium può essere aperto o chiuso, a seconda delle piante e dell'ecosistema che si vuole creare.
- Terrarium chiuso: Trattiene l'umidità, favorendo piante tropicali come felci, muschi e fittonie. Grazie all'effetto serra generato dal contenitore chiuso, si crea un microclima autosufficiente, con un ciclo naturale di evaporazione e condensazione dell'acqua.
- Terrarium aperto: Indicato per piante grasse e cactus, necessita di meno umidità e più ventilazione. Questo tipo di terrario è perfetto per ambienti più secchi e per chi desidera una manutenzione ancora più semplice.
Gli elementi fondamentali per la sua composizione sono:
- Contenitore di vetro: Può essere un vaso, un barattolo o una campana di vetro. La trasparenza permette di osservare la crescita delle piante e l'evoluzione dell'ecosistema, inoltre consente alla luce di filtrare in ogni angolo del nosto minimondo.
- Drenaggio: Questo doppiofondo è uno strato di pietrisco, argilla espansa o lapillo lavico, e aiuta ad evitare ristagni d'acqua, prevenendo marciumi radicali; è un elemento fondamentale per la riuscita e la longevità di qualsiasi terrarium.
- Carbone attivo: Mantiene il terrario pulito e previene la formazione di muffe, assorbendo impurità e odori sgradevoli. Può essere aggiunto direttamente al substrato oppure inserito come strato intermedio tra il doppiofondo e il substrato.
- Substrato: [Si potrebbe discutere a lungo sulla composizione del substrato ideale, sia per quanto riguarda i materiali utilizzati che per l'approccio teorico. Quello che si può affermare senza troppi dubbi è che il substrato è l'elemento in assoluto più importante per il benessere a lungo termine di un minimondo. Senza volermi dilungare troppo, posso indicare le due caratteristiche principali di un buon substrato: drenaggio e ritenzione idrica. Potrebbe sembrare un ossimoro, ma è importante che il nostro substrato abbia un'ottima capacità di mantenere un'umidità costante, senza però rimanere troppo bagnato. Attenzion al terriccio universale: risulta infatti troppo ricco di sostanze organiche ed ha una bassa capacità drenante, il che porterà inevitabilmente a formazione di muffe e marciumi. Questo non significa che non si possa iniziare a creare i propri primi minimondi utilizzando questo tipo di terriccio, ma è importante essere consapevoli dei suoi limiti in modo da non scoraggiarsi nel momento in cui si incontreranno i primi problemi.
- Piante: Le condizioni che si formano in un terrarium portano inevitabilmente a scegliere piante tropicali e subtropicali, particolarmente adatte alla vita in un ambiente umido e con poco circolo d'aria. Fittonie, Felci, Peperomie, Pilee, e ovviamente muschi sono solo alcune delle specie più utilizzate. Interessante anche esplorare il mondo delle piante da acquario, spesso queste piante nei loro ambienti d'origine sono in realtà piante riparie (piante che crescono lungo le rive di fiumi, laghi e zone umide, adattandosi a suoli spesso saturi d'acqua, ma adattatesi alla crescita emersa). In un ambiente umido come il terrarium, alcune di queste piante possono dare grandi soddisfazioni, come ad esempio Anubie e Bucephalandre .
- Elementi decorativi: Legni e rocce sono fondamentali per arricchire l'estetica e creare un ambiente più naturale e realistico. Personalmente trovo questi elementi scenografici molto importanti, e trovare un buon equilibrio tra questi ultimi e la parte vegetale è fondamentale per la buona riuscita di qualsiasi composizione.
Con una manutenzione minima, un minimondo può prosperare per anni, offrendo uno spettacolo naturale in miniatura che evolve costantemente.
Vi lascio alcuni suggerimenti per la cura del vostro terrario: non sono regole universali, ma spunti che possono stimolare riflessioni utili. Un consiglio fondamentale da ricordare è che l'errore più comune quando si inizia a creare un terrario è quello di esagerare con le annaffiature. In realtà, il termine “annaffiare” non si adatta a queste composizioni; non vanno trattate come piante in vaso. Basta dare qualche spruzzata d'acqua una volta al mese per mantenere l'equilibrio ideale.